La stanza d’ascolto: arredamento e tela acustica

L’ascolto della musica in un ambiente chiuso

L’ascolto di musica e suoni all’interno di un ambiente chiuso è soggetto ad alcuni fenomeni che ne possono inficiare la qualità dell’esperienza. Esistono tuttavia delle soluzioni e degli accorgimenti piuttosto semplici da adottare e che consentono di godere al massimo del sonoro del brano musicale o del film.

Alcuni materiali, come i tessuti dei divani, i tappeti di lana, i mobili stessi presenti all’interno di una stanza dove ci si accinga all’utilizzo di un impianto hi-fi, consentono di limitare effetti distorsivi del suono, come l’eco, il riverbero, … Altri materiali invece sono completamente permeabili al suono, consentendogli di diffondersi correttamente nell’ambiente d’ascolto. È il caso della tela acustica, che in un altoparlante svolge una doppia funzione: quella estetica e quella di protezione dalla polvere delle componenti interne della cassa, in particolare di woofer e tweeter.

Difetti nell’ascolto

Il riverbero in una stanza in cui ci si posizioni per ascoltare la musica dovrebbe essere posto “sotto controllo”, per evitare che sia troppo “opaco” o, al contrario, troppo riverberante.

Secondo i tecnici e i professionisti dell’acustica, un tempo ottimale di riverbero dipende dall’utilizzo che si fa dell’impianto:

  • Per chi ascolti prevalentemente musica, e quindi disponga di un impianto hi-fi, collocato in una stanza leggermente riverberante e ricco in armonie, il tempo di riverbero dovrebbe attestarsi sugli 0,7 secondi ad 1kHz;
  • Per chi prediliga invece la visione di film e disponga di un impianto strutturato ed organizzato per l’home theatre, l’ambiente sarà più “matto” e il tempo di riverbero sarà di 0,5 secondi a 1 kHz.

Un altro elemento che potrebbe pregiudicare l’ottimale ascolto di musica e film è l’effetto eco. Lo si può facilmente individuare: battendo le mani all’interno della stanza, quello che si sente in risposta è una sorta di “risonanza metallica”. Si avverte l’eco generalmente in stanze scarsamente ammobiliate e ampie, dove i muri paralleli distano parecchio l’uno dall’altro.

I difetti di ascolto dovuti al riverbero sono ancora più udibili in un ambiente asettico, minimalista dal punto di vista dell’arredamento, ma possono essere corretti piuttosto facilmente, inserendo nella stanza delle poltrone o un divano, dei tappeti ampi, librerie o scaffali, …

Ma se, per diversi motivi, non fosse possibile arricchire di complementi d’arredo, allora esistono delle soluzioni differenti che consistono nell’utilizzo di pannelli assorbenti o diffusori.

Dal lato opposto, va infine ricordato come la scelta dei tessuti per coprire le casse acustiche non debba essere lasciata al caso o a criteri puramente estetici. Sarà invece necessario che la tela acustica non ostacoli la propagazione del suono e quindi lo diffonda uniformemente in tutto il campo delle frequenze (generalmente dai 20 Hz ai 20 kHz).

Dove collocare le casse?

Per un ascolto il più pulito possibile, la posizione di casse e ascoltatore dovrebbe rispondere a regole precise.

Solo così sarà possibile ritardare nel tempo i riflessi del suono sulle pareti, per farli arrivare molto dopo il suono diretto ed ottenere quindi un ascolto preciso.

Le casse

Non devono essere appoggiate al muro. La loro “schiena” deve essere allontanata dalla parete più vicina, il che consente al suono di propagarsi in maniera pulita, senza incontrare ostacoli.

Dovrebbero poi essere collocate su di un supporto (un piedistallo, un tavolino, …), in modo tale che il suono esca direttamente ad altezza di orecchie (quindi la misura da terra dipenderà anche dalla posizione del soggetto che ascolterà: in piedi, su di una sedia, su uno sgabello alto, su una poltrona bassa, …)

Chi ascolta

La posizione d’ascolto ideale è situata al centro della stanza; idealmente tra chi ascolta e le casse stereo è posizionato un tappeto.

La tela acustica e l’importanza dell’estetica

Se in uno studio di registrazione l’estetica delle casse è secondaria rispetto alla qualità del suono e al livello della tecnologia necessaria alla riproduzione del suono, nelle case private si dovrà scendere a dei compromessi miranti a combinare un suono il più puro possibile e l’abbinamento all’arredamento della stanza d’ascolto.

Il legno con cui il più delle volte sono costruiti gli involucri che contengono tweeter e woofer difficilmente si scontrano con il mobilio di una casa, sia esso moderno, antico o hi-tech.

Diverso può essere il discorso della tela delle casse. La tela acustica si può acquistare di diversi colori: nero, grigio scuro, grigio chiaro, marrone, bordeaux, beige, …

Inoltre la tela acustica è disponibile in riquadri di 100 cm, 140 cm o 200 cm per 75 cm di larghezza; oppure in strisce sottili 16mm e lunghe 5 metri.

Con una scelta così ampia non sarà difficile adattare i gusti estetici e il piacere del suono: perché ad esempio, non ordinare su uno dei tanti siti di e-commerce specializzati, una tela acustica abbinata alle tende che coprono le finestre accanto a cui sono posizionate le casse dell’impianto hi-fi?