Il progetto
La vecchia Anagrafe comunale sarà sostituita da quella digitale unica, o Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente (ANPR), che è stata introdotta a dicembre 2015 e riguarderà progressivamente tutti i Comuni italiani. I primi sono Cesena e Bagnacavallo e nella fase iniziale il numero dei cittadini coinvolti è stimato sui sei milioni e mezzo. A seguire, intorno alla metà di febbraio, dovrebbe essere il turno di altri ventitré Comuni, fra cui Milano, Roma e Torino. L’adozione di questo sistema su tutto il territorio dovrebbe compiersi per la fine del 2016, almeno secondo le previsioni: in realtà, potrebbe volerci più tempo, come per la questione della carta d’identità digitale.
Certificato di nascita e altri documenti
Con l’introduzione dell’Anagrafe digitale unica i cittadini potranno trovare documenti quali il certificato di nascita, i titoli di studio, il percorso formativo, i dati sanitari e giudiziari della persona intestataria della cartella digitale. I dati saranno disponibili a tutti gli uffici Anagrafe italiani, collegati fra loro tramite una banca dati centrale.
Benefici
Grazie a questa novità, i cittadini e l’Amministrazione Pubblica risparmieranno tempo e denaro: per l’aggiornamento dei dati anagrafici (niente più ticket, code, richiesta di permessi e ferie per andare alle sedi comunali), per le tasse, per l’immediata disponibilità dei dati tramite internet e la possibilità di scaricare e stampare i documenti d’interesse. Tutti questi documenti sono al sicuro, essendo archiviati in cloud per disposizione del Decreto Sviluppo voluto dal Governo in carica nel 2012.
ANPR
Grazie all’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente, non solo sarà possibile avere tutte le informazioni riunite in una sola banca dati, a disposizione dei Comuni, dei Pubblici servizi e Amministrazione, oltre che di tutte le persone interessate ai dati anagrafici, ma ci sarà anche un allineamento delle informazioni di toponomastica, in modo da realizzare l’Anagrafe nazionale dei numeri civici e delle strade urbane, utile al completamento della riforma del Catasto.
Possibili ostacoli
L’entusiasmo per la novità c’è, ma i tempi potrebbero essere più lunghi del previsto. Torino è l’esempio: da anni si sta cercando di correggere gli errori in Anagrafe, che riguardano indirizzi di residenza, dati doppi, assenza del secondo nome, vie e piazze ripetute più volte per l’inversione di nome e cognome o la loro identificazione con l’iniziale puntata. Il progetto, poi, ha dei costi, che stanno sostenendo i Comuni, quindi meno tempo si perde a correggere gli errori e meglio è. In più, bisogna considerare che non tutti i Comuni hanno abbastanza soldi da potersi permettere l’assistenza e la manutenzione ai sistemi informatici che gestiranno i dati dell’Anagrafe digitale e il lavoro straordinario del personale amministrativo che si occuperà dell’inserimento dei contenuti.